ADDIO JACK!

L’annuncio è arrivato dal figlio pochi giorni fa: Jack Vance è deceduto (per cause naturali) domenica sera nella sua casa di Oakland, in California. Lo scrittore americano aveva 96 anni; negli ultimi anni soffriva di grossi problemi ai reni e di diabete.
Uomo molto schivo,scontroso e mai ritenutosi “scrittore impegnato”, è stato autore di più di 60 opere; con la sua prosa coloratissima, dettagliata ed efficace (l’importante i2t3pw.jpgnei suoi romanzi non è “come funziona la cosa X, ma quali sono le conseguenze del funzionamento di questa cosa“), è stato ed è apprezzato da molti scrittori e amatissimo dai fans (purtroppo in Italia è noto solo agli amanti del genere, sconosciuto per la massa). Ha scritto, fondamentalmente, romanzi di SF (ciclo dei “Principi Demoni“, ciclo di “Tschai“, ciclo di “Alastor“, ciclo di “Cadwal“, “Gli amaranto“); ma le sue incursioni nel fantasy han portato alla creazione del celeberrimo, medioevaleggiante, mondo della “Terra Morente” (raccolta di racconti tutti con la medesima ambietazione), che sarà fonte di capitale ispirazione per molteplici scrittori a seguire (Gene Wolfe, Michael Moorcock e il George R.R. Martin che sta tanto spopolando in questo periodo). Ha scritto anche diversi romanzi gialli firmandosi John Holbrook Vance (11 volte), Ellery Queen (3 volte), Alan Wade, Peter Held, John van See e Jay Kavanse.

Anche se non produceva più materiale da molto tempo (“Lurulu” fu l’ultimo racconto, cui seguìrono recentemente le sue memorie) a causa di un’operazione andata male a inizio anni ’80, dovuta a un glaucoma che gli danneggiò la vista, lascia un buco enorme nel mondo della SF e non solo. Il New York Times ha scritto di lui: “one of American literature’s most distinctive and undervalued voices“. Dan Simmons ha addirittura dichiarato che se Vance avesse avuto un nome sudamericano avrebbe potuto vincere un Nobel! Molti gli omaggi commossi dai suoi colleghi: da C.Priest a M.Swanwick, passando per George R.R.Martin e M. Moorcock. Non posso non ammettere una certa commozione; lui è stato l’autore che mi ha introdotto nel mondo della Fantascienza e sempre lui era, è, il mio scrittore preferito “di gerere”.

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Pochi i premi Hugo vinti rispetto a mole e bellezza di molte sue opere: “Uomini e draghi” (1963), L’ultimo castello(1967, anche premio Nebula) e per le sua autobiografia del 2010, “This is me, Jack Vance!”.

 

Un saluto caro Jack, anche se so che probabilmente adesso sarai in una locanda presso un villaggio della Terra Morente, in compagnia di “Cugel l’astuto”, che ti fai una bevuta alla nostra salute!

 

 – Jack (John Holbrook) Vance, scrittore, nato il 28 agosto 1916; morto il 26 maggio 2013

ADDIO JACK!ultima modifica: 2013-06-04T01:07:00+02:00da baronbodissey
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