MR. NOBODY (2009)

Apro questo nuovo spazio dove mensilmente inserirò un film, di annata variabile, non molto conosciuto (o sconosciuto) che ritengo avrebbe dovuto avere maggiore visibilità.

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Jared Leto (Nemo Nessuno), Diane Kruger (Anna), Sarah Polley (Elise), Linh Dan Pham (Jean)

 

Partirei con un film belga (sì, anche in Belgio ne girano e pure di livello) che in Italia è ancora, vergognosamente, inedito. Si tratta del fantascientifico – filosofico Mr. Nobody“. Quando sia ha a che fare con film del genere scrivere un commento è più che arduo. Questa è la tipica pellicola di tipo fanta-surreale sconfinante nel campo del “metafisico” e come tale andrebbe affrontata. Il regista belga Jaco Van Dormael, qui anche alla sceneggiatura, è normalmente dedito ai festival e anche questo suo prodotto è passato alla mostra di Venezia. La trama Sci-Fi esistenziale, la presenza di attori di un certo nome (J.Leto, S.Polley, D.Kruger), le immagini sontuose del trailer ed il fatto che sia la pellicola più costosa di sempre del cinema fiammingo (ben 33 milioni di euro), potrebbero già essere fatti convincenti per spingere ad una visione.

 

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Lo svolgimento non è facilmente spiegabile, si parte da una situazione nella quale Nemo Nessuno, nel 2092, ha 118 anni ed è l’ultimo uomo vivente poichè gli altri esseri viventi hanno scoperto la soluzione per la vita eterna; la sua ultima giornata da vivo è vista, come in un enorme reality show, da migliaia di persone attraverso maxischermi sparsi su molti palazzi. Il nostro protagonista parla ad un medico (dallo strano volto dipinto/tatuato) della sua vita passata attraverso i ricordi i quali poi sullo schermo si mescolano, quasi senza soluzione di continuità, col racconto fatto ad un giornalista: niente è coerente, Nemo è giovane e subisce la separazione dei genitori, messo davanti alla scelta tra uno dei due, proietta nella narrazione quello che sarebbe stata la sua vita in base alla scelta dell’una o dell’altro. E’ un continuo di salti temporali: troviamo Nemo adulto sposato con tre donne diverse (Anna, Jean e Elise) e per ognuna racconta com’è stato il primo incontro, l’innamoramento, la vita insieme, la quotidianità coi figli, gli abbandoni, i litigi, i ritrovamenti. Le donne della sua, ipotetica, vita sono: Anna, il vero, sfuggente amore, Elise, problematica e insicura e Jean, forse la moglie ideale. Il tutto è condito dalla spiegazione di teorie dimensionali e temporali, viaggi su Marte, effetti speciali, ralenti, step framing, flashback, flash forward, esplosioni, incidenti, disastri spaziali, allagamenti ed uno spiccato “sense of wonder”.

Pellicola patinata, piacevolissima alla vista, con colori scelti accuratamente (specie per identificare le sezioni coi tre amori di Nemo); scene e toni rimandano a scultura, pittura ed alta cinematografia: un calderone, un gigantesco e stupefacente caleidoscopio di situazioni mobili ed immobili. A mio parere tutto ruota attorno al concetto che ogni scelta fatta può generare un’infinità di eventi univoci dai quali non v’è ritorno (se non in un universo fantasioso come quello di celluloide in cui condensare i propri speranzosi desideri): il tempo non è dilatabile né si può contrarre, la vita è fatta di avvenimenti concatenati, sia la scelta casuale (butterfly effect) che quella ponderata possono portare a conclusioni tristi e nemmeno lo stare immobili, ovvero non decidere, non aiuta (il piccolo protagonista dice ad un certo punto che finché non si sceglie tutto resta possibile); forse, l’unica speranza, come suggerisce Nemo, è farsi guidare dall’amore… Gli attori mi sono parsi tutti bravi (specialmente Jared Leto, un po’ meno la Krueger), la colonna sonora azzeccata (piena di bei pezzi, sia di musica classica che pop).

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Non lo consiglio a tutti, potrebbe irritare per i continui salti, per le situazioni contraddittorie, per una trama per niente lineare che non si compie del tutto nel finale (infatti dei dubbi permangono), però è un’opera originale e godibilissima, possiere un pregio enorme, prerogativa dei capolavori: fa pensare. Constaterete che le due ore e passa volano. Credo sia il tipico film in cui non sia importante la progressione logica, ma quella filmica che conduce al senso complessivo. Un’abbagliante poesia del futuro che con leggiadria narra del senso della vita di ogni uomo. L’aspetto che fa pensare e rattrista è che l’han girato in Europa, in Italia sarebbe impossibile pernsare a una realizzazione del genere. Sarebbe un peccato non dargli un’occhiata!

 

 

VOTO 7,5

 

MR. NOBODY (2009)ultima modifica: 2013-07-13T02:19:00+02:00da baronbodissey
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