Gabriel GARCIA MARQUEZ 1927 – 2014

Gabriel Garcia MarquezGli organi d’informazione colombiani, suo paese d’origine, sono stati i primi a diffondere la notizia: lo scrittore e giornalista Gabriel Garcia Marquez, premio nobel per la letteratura nel 1982, è deceduto ieri a Città del Messico. I media riportano che la causa della morte è da ascrivere all’aggravarsi di una polmonite. Aveva compiuto da poco 87 anni. Nella sua vita è stato giornalista dal piglio verista; s’è ritrovato straniero in terra straniera in Europa, prima a Roma poi a Parigi, nel momento in cui ebbe qualche problema di “comunicazione” con il dittatore colombiano Pinilla; divenne anche un grande amico di Fidel Castro e simpatizzante del leader venezuelano Chavez. La notizia è di portata mondiale poiché dopo la recente scomparsa di Ray Bradbury era, insieme a Milan Kundera, l’unico grande scrittore vivente del ‘900. La fama mondiale arrivò per lui nel 1967, anno della pubblicazione del celeberrimo “Cent’anni di solitudine“, magnifico romanzo che inaugurò la via del “realismo magico” e diede grande impulso alla scoperta della letteratura sudamericana. Lo spunto per l’avvio di questa nuova corrente ha radici lontane e insospettabili, ovvero gli scritti del padre dei romantici, il teutonico E.T.A. Hoffmann. Marquez, influenzato Cent'anni di solitudine 1967dalla complessa scrittura di William Faulkner, declina il tutto in maniera molto personale inserendo elementi tipici della cultura e tradizione locale narrati con un linguaggio fresco, avvincente, nostalgico, a volte semplice, a volte ricercato e denso di simboli. Il villaggio di Macondo e l’epopea della famiglia Buendia sono incisi a fuoco nel libro immaginario dei grandi luoghi e personaggi letterari: al loro fianco si possono scorgere Davos, la fortezza Bastiani, Combray e i vari Hans Castorp, Giovanni Drogo, Albertine, Raskol’nikov. Tra le sue opere più conosciute non si possono non ricordare: “Nessuno scrive al colonnello” (1961), “L’autunno del patriarca”  (1975), “Cronaca di una morte annunciata” (1981) e “Dell’amore e di altri demoni” (1994).

Dal suo discorso di ringraziamento per il Nobel: “Noi inventori di favole, che crediamo a tutto, ci sentiamo in diritto di credere che non e’ ancora troppo tardi per intraprendere la creazione di una moderna e sconvolgente utopia della vita, dove nessuno possa decidere per gli altri addirittura il modo in cui morire, dove davvero sia certo l’amore e sia possibile la felicità, e dove le stirpi condannate a cento anni di solitudine abbiano finalmente e per sempre una seconda opportunità sulla terra” 

Gabriel José de la Concordia Gabriel Marquez, giornalista e scrittore, nato il 6 marzo 1927; morto il 17 aprile 2014

 

Gabriel GARCIA MARQUEZ 1927 – 2014ultima modifica: 2014-04-18T18:58:39+02:00da baronbodissey
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