La Dama sconsiglia: SURVIVOR di Chuck Palahniuk

Immagine DamaLa Dama è una preziosa amica, formidabile consumatrice di libri ma anche autrice di leggiadre poesie e racconti. Ha acconsentito a mettere a mia disposizione la sua penna mordace e lancerà strali verso le opere che ha detestato; questo è il risultato per il mese di aprile:

Questa volta è il turno di “Survivor” (1999) di Chuck Palahniuk

“E ci sono talmente tante cose che vorrei cambiare ma non posso”

SurvivorAustralia.
Un aereo sta precipitando. Un uomo, Tender Branson, ultimo membro sopravvissuto di una setta, racconta la sua rocambolesca storia alla scatola nera dell’aereo che sta precipitando.
In un delirio continuo, Tender racconta tutti i particolari della sua vita, specie di quando viveva in una comunità creata dalla sua setta, completamente ignaro dell’esistenza di un mondo al di fuori di quella realtà così chiusa; poi ci descrive il suo lavoro di maggiordomo presso una benestante famiglia, di suggeritore di galateo, di istigatore telefonico al suicidio.
Le strambe e insolite vicende della sua vita raggiungono il culmine quando rimane l’unico superstite al suicidio di massa dei membri della setta di cui dicevamo prima… da quel punto in poi le cose cominceranno a precipitare ulteriormente, spingendo il povero Tender a un gesto più che estremo…

Chuck Palahniuk

Chuck Palahniuk

Survivor” è il primo libro del tanto celebrato Palahniuk che leggo e devo dire che ne sono rimasta un po’ delusa.
Tutti descrivono il creatore di “Fight Club” come un genio, ma di geniale in questo libro, detto con sincerità, non ho trovato quasi nulla: ho letto una storia banale, piena di esagerazioni,  scritta con i piedi e con una retorica finale che ho trovato solo inutile fine a se stessa (in questo mi ha ricordato un po’ Baricco).
Spunti e personaggi interessanti ci sono, non lo posso negare, ma potevano essere sviluppati meglio(come per esempio la figura di Fertility).
L’unica nota positiva è che si legge bene, è molto scorrevole, ma davvero io non vi ho trovato nulla di interessante o originale, un libro gradevole ma niente di che, lontano anni-luce da quel capolavoro lodato da molti.
Palahniuk sarà indubbiamente un autore di grande talento e originalità, ma ho come la netta sensazione, pur non avendolo mai letto prima d’ora, che sia uno di quei tanti autori in grado di scriverti un solo libro degno di nota in tutta la carriera (quelli per la serie “Paganini non ripete”, tanto per intenderci…) e per me, autori così, sono sopravvalutati, per quanto geniali possano essere.
Non lo so, è una sensazione che mi ha dato… ovviamente posso anche sbagliarmi, ma la penso così.

Voto: 5

 

La Dama sconsiglia: SURVIVOR di Chuck Palahniukultima modifica: 2014-04-30T03:13:22+02:00da baronbodissey
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