TOP 10 – I Migliori Film di Tutti i Tempi per la Critica

Ecco un bel post leggero e curioso, adatto per la domenica. Sight & Sound, rivista ufficiale dello stimato British Film Institute, ogni dieci anni (dal 1952 ad oggi), si occupa di imbastire un gigantesco sondaggio presso tutti i più autorevoli critici cinematografici mondiali; lo scopo? Realizzare una lista dei 10 migliori film di tutti i tempi. In quanto classifica, comprendente, per forza di cose, un numero limitato di titoli, si presta a critiche per assenze eclatanti ed inaspettate presenze. Essendo stato diffuso da poco il dato finale per il 2012, ecco il listone stilato secondo il giudizio di ben 846 cirtici:

1 – La donna che visse due volte (Vertigo, 1958) di Alfred Hitchcock

2 – Quarto potere (Citizen Kane, 1941) di Orson Welles

3 – Viaggio a Tokyo (Tokyo Story, 1953) di Yasujirô Ozu

4 – La regola del gioco (La Règle du jeu, 1939) di Jean Renoir

5 – Aurora (Sunrise: a song of two humans, 1927) di F.W. Murnau

6 – 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, 1968) di Stanley Kubrick

7 – Sentieri selvaggi (The Searchers, 1956) di John Ford

8 – L’uomo con la macchina da presa (Man with a Movie Camera, 1929) di Dziga Vertov

9 – La passione di Giovanna d’Arco (The Passion of Joan of Arc, 1928) di Carl Theodor Dreyer

10 – 8½ (1963) di Federico Fellini

Anche il celebre critico, recentemente scomparso, Roger Ebert, diede la sua benedizione al sondaggio consacrandone serietà ed importanza.

 E’ subito palese quanto gli esperti del settore amino Hitchcock (tra l’altro con un film che fu osteggiato dalla critica alla sua uscita) ed il cinema europeo che conta ben sei rappresentati (escludendo Kubrick, che era statunitense di nascita e comprendendo “Aurora“, anche se girato a Hollywood). L’Asia è presente con un solo rappresentate. A mio umilissimo parere fanno clamore almeno tre manzanze: quel Bergman che ha caratterizzato enormemente un’intera stagione del cinema europeo; il giapponese Akira Kurosawa, che ha influenzato tutto il cinema asiatico dagli anni ’60 a seguire e il re della commedia sofisticata ed ironica, intelligente strumento per colpire le rigidità dell’America, ovvero Billy Wilder. Probabilmente avrei incluso anche una pellicola di Truffaut, ma questo è un mio personale pallino; le classifiche sono intriganti perché ognuno può proporre la sua! E, devo ammettere, non ho visto ben tre dei film elencati. Un altro fatto che fa riflettere è che, tolto “2001”, non v’è alcun film moderno/contemporaneo, le pellicole datano tutte dal 1963 andando a ritroso. Eterogenea la rappresentanza di generi, quasi tutti presenti. Questa top 10 potrebbe rappresentare un’ottima occasione per reperire pellicole poco note e/o mai visionate.