Seabury Quinn è stato un prolifico scrittore americano, praticamente invisibile in Italia (sono stati tradotti una ventina di racconti in tutto, sparsi in molteplici raccolte a tema orrorifico soprattutto per i tipi benemeriti di Fanucci), parimenti sconosciuto è il suo personaggio principale, Jules de Grandin, professione “indagatore dell’incubo”. Questa singolare figura, misto tra lo Sherlock Holmes di Doyle e il John Silence di Blackwood, coniuga l’indagine gialla dell’uno all’avventura fantastico – soprannaturale dell’altro. De Grandin è stato il protagonista di 93 storie, tutte edite in America sulla celeberrima rivista Weird Tales (di cui Quinn rappresenta l’autore più pubblicato con ben 143 racconti) tra il 1925 e il 1951.
Benché certa critica specializzata non lo ritenga irresistibile, io trovo le sue storie deliziose: mistero e mostri annaffiati da un pregevole umorismo. L’azione è sempre irrefrenabile e lo scambio tra Jules De Grandin e il suo assistente, Dr. Trowbridge, è gustoso; molteplici sono gli incontri con fantasmi, uomini lupo, mummie, non morti, ecc.
E’ perciò con malcelata soddisfazione che segnalo la recentissima pubblicazione del volume “Jules de Grandin – Il cacciatore di fantasmi” nella collana Orizzonti del Fantastico a cura della PROFONDO ROSSO, piccola bottega del fantastico creata da Dario Argento a Roma nel 1989 e già editrice di molti impeccabili manuali dedicati al mondo del cinema.
Il volume raccoglie 11 avventure del gioviale investigatore distribuite su 184 pagine; non sono tantissime ma è il primo tentativo del genere in Italia. Il prezzo, 9.90, è accessibilissimo. I canali di reperimento non sono quelli usuali, le grandi catene sembrano non possederne scorte. Il sito di Profondo Rosso e il Delos store sono i negozi online ove reperirlo a colpo sicuro.
“Jules de Grandin – Il cacciatore di fantasmi” di Seabury Quinn – collana Orizzonti del Fantastico, editore Profondo Rosso, pagine 184, 9.90 euro
Ah! ma menomale esistono le piccole case editrici che mettono sul mercato questi introvabilissimi 🙂
Conosco Seabury Quinn per un racconto, “Le mummie”. Purtroppo non ho mai trovato altro di suo… (CVD).
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