Grigia giornata domenicale che reca con sé un nuovo post musical – letterario. Questa volta la scelta è ricaduta su un gruppo leggendario, ancora in attività, i Cure di Robert Smith. Avrei potuto prendere in considerazione un’altra canzone, ovvero “Killing an arab” (1978), brano ricalcato sul romanzo “Lo straniero” dello scrittore francese Albert Camus; ma ho applicato una discriminante basata sul mio gusto musicale e quella canzone non è tra le mie favorite, mentre lo è invece la prescelta, “Charlotte Sometimes“.
Il pezzo data settembre 1981 ed è stato inserito per la prima volta in un album, “Concert“, solo nel 1984. Il brano, il cui testo parrebbe piuttosto criptico, quantomeno in alcuni passaggi, fa riferimento al romanzo per bambini, dal titolo omonimo, della scrittrice britannica Penelope Farmer. Il romanzo (del 1969) è ambientato nel 1918 e narra la storia di Charlotte che, dopo essere entrata in collegio, si trova improvvisamente e inspiegabilmente sbalzata indietro nel tempo di 40 anni. Qui, compagne e insegnanti la chiamano Claire, la quale è invece è finita nei panni di Charlotte nel 1918. Le due si scambiano “di posto” ogni notte, senza mai incontrarsi, e la loro comunicazione avviene tramite un vecchio diario…
Il testo della canzone prende spunto dai paragrafi iniziali e dagli eventi finali del libro. Lo stile del brano è molto “curesque”: raccolto, con chitarre sommesse, cori distorti e un Robert Smith che canta quasi “sofferente”. Io trovo sia una vera perla:
Una risposta a “CHARLOTTE SOMETIMES” – The Cure