13 BELOVED (2006)

13belovedposterStavolta, per la prima volta, voglio addentrarmi nei meandri del cinema orientale. I pochi che leggeranno già avranno cominciato a storcere il naso: “Orientale? Non mi piace quel cinema, i cinesi sono tutti uguali, i film sono lenti…” ecc, ecc; forse leggendo la provenienza della pellicola, ovvero Thailandia, anche il l’esiguo gruppetto dei più arditi chiuderà la pagina del post; beh, sarebbe un errore. L’intrigante “13 Beloved“, passato al FEFF (il più importante festival di cinema asiatico in Europa; si tiene a Udine a fine mese) con sommo gaudio degli spettatori, è un prodotto assai ben confezionato: ha grande ritmo, è denso di simboli e colpisce allo stomaco lo spettatore con scene di forte impatto. Il merito di tutto ciò è del giovane, e talentuoso, Chookiat Sakveerakul, sceneggiatore del notevole “Body” (Body sob 19, 2007) e del gobilissimo action “Chocolate” (2008) nonché regista del delicato drammone (omo) campione d’incassi, che io ho particolarmente apprezzato, “The love of Siam” (Rak haeng Siam, 2007); qui sceneggia, dirige e monta uno dei migliori prodotti asiatici degli anni 2000.

Se vi offrissero 2 milioni e mezzo di euro (100 milioni di baht nella pellicola) come premio finale per partecipare a un gioco online cosa fareste? Aggiungiamoci che siete appena stati licenziati, dovete mandar soldi a vostra madre e v’han pignorato l’auto; suppongo accettereste. Pusit si trova esattamente in questa condizione e non può fare a meno che iniziare a “giocare”. Le istruzioni gli arrivano tramite cellulare; occorre superare tredici prove per raggiungere l’agognato compenso: quelle iniziali sono incredibilmente facili (la prima è schiacciare una mosca con un giornale) ma via via il gioco si fa sempre più duro e sorprendente; l’ascesa di Pusit verso l’invitante compenso corrisponderà a una discesa all’inferno della moralità dell’individuo…

Piatto a sorpresa!

Piatto a sorpresa!

Che dire, la trama sfrutta una bella idea (tratta da un fumetto) che attinge all’attualità (internet e i reality), sono presenti gustose (!!)invenzioni e godibili colori; il montaggio è serrato, indubbiamente bravo il protagonista (il pluripremiato Krissada Sukosol) e spietatamente delizioso il finale. Ho riscontrato una qualche affinità con “The Game” (a suo volta debitore dell’adorabile “Pesce d’aprile”, 1986) di David Fincher, quindi il genere non è molto ben definibile, direi che è una definizione calzane potrebbe essere black-comedy con aggiunta di diversi altri elementi sapientemente mescolati. La pellicola mostra quali sono i legami e le ingerenze della tecnologia sull’uomo moderno e cerca di indagare quale sia l’impatto del materialismo nella società attuale (sia essa tailandese che mondiale); i problemi sociali sono affiancati da una ficcante analisi centrata su determinati tipi di ossessioni e deviazioni dell’essere umano. E’ in arrivo un remake a stelle e strisce targato fratelli Weinstein. Fidatevi di me, guardatevi “13 Beloved“, è un gioiellino e non ne resterete di delusi. Avvertenza finale: state attenti, alcune prove sono indicibilmente disgustose, non guardatelo vicino ai pasti.

 

13 BELOVED (2006)ultima modifica: 2014-04-05T21:58:08+02:00da baronbodissey
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Una risposta a 13 BELOVED (2006)

  1. purinella scrive:

    Non lo conoscevo! mi hai incuriosita parecchio, penso proprio che lo vedrò (se riesco a recuperarlo!) 😀

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