5 FILM NOIR anni ’60 – ’70 da vedere!

Questa volta ho deciso di prendere in considerazione il noir: genere assai complesso e composito, nato negli anni ’40 negli Stati Uniti; nei decenni ha subito diverse mutazioni (in futuro sarà il caso di far due paroline su Johnnie To) e ha contaminato molteplici generi. La codificazione promulgata dalla critica ufficiale (in particolar modo quella francese) è concorde nell’assegnare al noir alcune caratteristiche specifiche come  un perenne senso di pessimismo, pervaso da angoscia esistenziale, inserito in un contesto tragico e disincantato abitato da detective, ladri disperati, antieroi, dark lady e uomini senza speranza. Buio, fumo, nebbia, pioggia e oscurità sono gli elementi visivamente ricorrenti. Quel che più m’interessava era il noir pre-anni ’80, ovvero prima dello spostamento da un connotazione di matrice “empatica” ad un’altra prevalentemente “estetica”. Ecco i 5 migliori film noir anni ’60 – ‘70 che meritano una visione; al solito tengo a specificare che si tratta di una top assolutamente personale! L’ordine è dato dall’anno di rilascio:

 

Il corridodio della paura1 – Il corridoio della paura (Shock Corridor, 1963) di Samuel Fuller

Di Samuel Fuller (autore assai amato da Truffaut) e del suo “Shock Corridor” non si parla mai abbastanza: sceneggiatore e scrittore di libri gialli, realizzò, nell’anno di grazia 1963, un’opera memorabile, lisergica e claustrofobica. Il film, ispirato a una storia vera, narra la vicenda di Johnny Barnett, audace giornalista che s’introduce, fingendosi malato di mente, in una casa di cure psichiatriche per provare a risolvere un caso d’omicidio (metodo molto ardito per arrivare all’agognato premio Pulitzer). La pellicola appare molto “essenziale”, quasi grezza, infatti è dotata di un’immediatezza stordente benché nasconda colte parentele con svariati temi (Fuller dichiarò che questo è un film sull’odio). L’indovinata costruzione di certe sequenze, il ritmo incalzante, l’efficace esposizione della discesa nella disperazione, la presenza di immagini oniriche e la pregevole rappresentazione degli ospiti del manicomio, rendono la pellicola un “must see”!

 

Le Samourai 19672 – Frank Costello faccia d’angelo (Le Samouraï, 1967) di Jean-Pierre Melville

Probabilmente il mio prediletto nella cinquina. Capolavoro del polar (acronimo che sta per poliziesco-noir) firmato da un regista enorme ma poco conosciuto dalle masse, il francese Jean-Pierre Melville. Già dal titolo originale, “Le Samouraï”, è chiaro l’omaggio a Kenji Mizoguchi. Il protagonista e’ un killer silenzioso, solitario e metodico, interpretato da un clamoroso Alain Delon (Jeff Costello in originale; il motivo per il quale sia diventato Frank  nella versione italica mi sfugge). La sua impervia vicenda si dipanerà inesorabilmente sino al palpitante finale. Un film asciutto, raccolto, immerso in un’atmosfera malinconica ed elegante, d’incredibile impatto. Le gesta di Costello sono intrise di un lirismo disperato e mai come in questo film si potrà assistere al confronto/scontro tra realtà circostante ed essenza interiore. Un personaggio misterioso ed affascinante che resta impresso nella memoria.

 

La mia droga si chiama Julie 19673 – La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi, 1969) di Francois Truffaut

Da un francese all’altro. Tratto dall’omonimo romanzo giallo del rinomato autore americano Cornell Woolrich, rappresenta una pregevole incursione noir dell’immenso Truffaut. Fu assai criticato quando uscì poichè non venne compresa la visione dolor0samente appassionata che il regista mise in scena per illustrare una delle innumerevoli sfumature del sentimento amoroso. La storia tratta di una coppia (un Jean – Paul Belmondo intrigante e una sublime Catherine Deneuve) conosciutasi tramite corrispondenza la quale, giunto il momento dell’incontro,  non si riconosce come tale poiché uno dei due non pare essere quello che l’altro credeva… Costumi e fotografia sontuosi, solita sagacia tecnica di Truffaut nel movimento di macchina e grande abilità nella costruzione dei dialoghi sono i punti forti di questo lungometraggio. Un’imprescindibile storia d’amore e morte raccontata con estremo garbo.

 

Il lungo addio 19734 – Il lungo addio (The long goodbye, 1973) di Robert Altman

Per vantarne la grandezza basterebbe dire che la sceneggiatura fu affidata alla fulgida regina del “planetary romance”, nonché mia scrittrice prediletta, Leigh Brackett. Pellicola tratta da un romanzo omonimo del leggendario Raymond Chandler, si configura come un sentito omaggio all’iconica figura del coriaceo Philip Marlowe, ovvero l’investigatore per antonomasia. Lo struggente saluto a Marlowe sancisce, nelle intenzioni di Altman, l’addio a un intero genere e modo ci concepire il cinema. La trama è abbastanza complessa e si dipana in maniera rigorosa coadiuvata da scene fotografate magnificamente e inquadrature ardite di ottima fattura.   Il tocco ironico e sarcastico conferito a Marlowe (interpretato ottimamente da Elliott Gould) dona un’aura malinconica e suggestiva alla pellicola. Io non mi perderei questa brillante e originale rilettura di un mito letterario.

 

Chinatown-poster-204x3005 – Chinatown (1974) di Roman Polanski

Grande lavoro del maestro Roman Polanski che porta a un’evoluzione del genere che infatti prenderà il nome di neo noir. Un detective, un misurato Jack Nicholson molto ben calato nella parte, è protagonista di cupi e complessi intrighi comprensivi di inspiegabili omicidi atti a coprire una losca speculazione edilizia. Pellicola elegantissima per merito di una fotografia e di un reparto costumi impeccabili. Polanski, sceneggiato egregiamente da Robert Towne (che raccolse l’unico Oscar assegnato al film degli 11 cui era candidato), tinteggia con precisione e raffinatezza il ritratto di una società apparentemente irreprensibile che nasconde del marcio sotto il tappeto. Nel cast mi preme segnalare la presenza di un’algida Faye Dunaway. Un sontuoso noir “sotto il sole”, non facilissimo da seguire ma godibilissimo da vedere.

5 FILM NOIR anni ’60 – ’70 da vedere!ultima modifica: 2014-06-05T04:30:14+02:00da baronbodissey
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