Questo anno luttuoso, soprattutto per la letteratura fantascientifica, non ha fine: nella serata di lunedì 2 settembre, a Chicago, è deceduto l’ultimo autore vivente appartenente alla “golden age” della SF, ovvero Frederick Pohl. L’autore americano aveva 93 anni ed è venuto a mancare a causa di un’insufficienza respiratoria.
”La porta dell’infinito”
(“Gateway”, 1977, vincitore dei premi Hugo e Nebula), è il romanzo che lo ha lanciato e per cui sarà sempre ricordato.
Autore politicamente schierato, avverso alle pulsioni capitaliste degli Stati Uniti, ha riversato nei romanzi il suo pensiero riguardo al potere delle corporazioni e alla dipendenza dal consumismo (come non ricordare il notevole “I mercanti dello spazio”, scritto a due mani col compianto collega C. M. Kornbluth), contribuendo a solidificare le basi della “fantascienza sociologica”. Proficua fu la sua collaborazione con Jack Williamson.
Fu anche editore di successo di riviste come “Astonishing Stories“, “If” e “Galaxy“. Lanciò le carriere di James Blish e Larry Niven; nel 1950 aiutò Isaac Asimov a pubblicare il suo primo romanzo “Paria dei cieli” (“Pebble in the Sky”).
Scrittura compatta, ironia, caparbietà e fluidità delle trame sono le doti che lo han fatto apprezzare dagli appassionati del genere.
– Frederick George Pohl, scrittore, editore e agente letterario, nato il 26 novembre 1919; morto il 2 settembre 2013
Una risposta a Frederick POHL 1919 – 2013