La Dama sconsiglia: SOGNI di SANGUE di Lorenza Ghinelli

Con il primo mese del 2014 inauguro questa nuova rubrica, ovvero “La Dama sconsiglia”.  La Dama è una preziosa amica, formidabile consumatrice di libri ma anche autrice di leggiadre poesie e racconti. Ha acconsentito a mettere a mia disposizione la sua penna mordace e non esiterà a lanciare strali verso le opere che ha detestato!

Sogni di Sangue 2013Il primo romanzo di cui voglio parlare è “Sogni di sangue” (2013) di Lorenza Ghinelli.
Nella vita ci vuole fortuna. So che sembrerà una frase banale e di circostanza, uno dei tanti luoghi comuni ma io la penso così, nella vita si ha bisogno anche di quel pizzico di buona sorte in tutti i campi, dalla salute all’amicizia, dal lavoro all’amore… Si, ci vuole fortuna nella vita, anche quando si scrive un libro e si decide di pubblicarlo. Mi sono sempre chiesta quale criterio adottino gli editori nel decidere di pubblicare o no un manoscritto… mi è capitato di leggere manoscritti davvero validi, originali, brillanti che, ogni volta, venivano scartati a priori dagli editori mentre ne ho letti altri che veramente a lettura ultimata ti domandi “ma a quale editore è potuta piacere questa roba?”; alla fine mi sono messa in testa che anche qui è questione di fortuna (e di legge di marketing, anche quella).
“Sogni di sangue” è uno di questi casi… un libro che più brutto non si può spacciato per l’ennesimo capolavoro horror (in più il titolo è, furbamente, il medesimo di un romanzo di Tiziano Sclavi del 1992).
Una città italiana indefinita. Giorni nostri (o almeno presumo dato che non c’è nessuna indicazione spazio-temporale da parte dell’autrice). Enoch è un ragazzino di tredici anni. Purtroppo per lui è sofferente fin dalla nascita di una grave malattia che gli impedisce l’uso degli arti inferiori. Per poter camminare, è costretto a portare dei tutori di metallo.
Questa sua condizione fa di lui, purtroppo, il bersaglio dell’ignoranza e della cattiveria umana, il ragazzino viene infatti preso di mira dai bulli della scuola, ragazzi talmente stupidi e sfigati da non riuscire nemmeno a suscitare l’indignazione del lettore. Enoch vive con la madre, una donna algida e imperturbabile (il figlio torna a casa sempre pesto e l’unico suo pensiero è quello di sgridarlo perché ha fatto tardi per la cena) e appassionata di culti esoterici.

Lorenza Ghinelli

Lorenza Ghinelli

L’unico sfogo di Enoch a questa sua misera vita proviene dai sogni… infatti quando si trova nel mondo onirico il ragazzino riesce a sfogare tutta la sua rabbia, dando vita a mostri e animali che torturano i suoi aguzzini. In tutto questo, non si sa come, scappa fuori anche un antico ciondolo proveniente dall’Egitto e una stanza segreta in casa della madre adibita all’evocazione del Demonio… Storia che ho trovato sciatta, banale e, soprattutto, scritta in tutta fretta (sembra quasi che l’autrice abbia ritardato sulla data di scadenza pattuita dal suo editore per la chiusura del libro e si sia sbrigata in tutta furia a finirlo), piena zeppa di argomenti ostici (soprannaturale, riti esoterici, onirismo e ipnotismo, temi sociali come il bullismo e il maltrattamento sui minori da parte degli adulti) che sono stati tutti mescolati alla rinfusa con il risultato finale di un minestrone senza forma e insapore.
La storia è stata scopiazzata qua e là (ha il sapore di “Carrie” di Stephen King, de “L’esorcista” di Blatty, a tratti anche di “Tre metri sopra il cielo” di Moccia e di un film di Lucio Fulci), l’elemento horror si esaurisce subito e il finale, come ho scritto sopra, è elaborato in tutta fretta.
Lo stile della giovane scrittrice (anni 32) è buono, ma non basta a risollevare le sorti di un libro che, a mio modesto modo di vedere, parte male fin dall’inizio.
Alla fine non ti rimane nulla, è uno di quei volumi che, una volta chiusi, te li dimentichi subito e, soprattutto, ti domandi perché siano stati pubblicati… questione di fortuna? Forse, ma anche di assoluta mancanza di lucidità nel giudizio da parte di qualche editore…

Voto: 4 (su 10)

 

La Dama sconsiglia: SOGNI di SANGUE di Lorenza Ghinelliultima modifica: 2014-01-30T02:53:03+01:00da baronbodissey
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