Correva l’anno 1982 e da un’idea di Steven Spielberg, sotto la direzione del grande Tobe Hooper (Non aprite quella porta, 1974), vedeva la luce “Poltergeist – Demoniache presenze“. La storia era quella della famiglia Freeling che si trovava al centro di angoscianti e sconcertanti eventi paranormali culminanti nell’inghiottimento della giovane figlia Carol, risucchiata dentro il televisore di casa. La pellicola, pur non avendo la stessa cattiveria delle opere precedenti di Hooper (probabilmente a causa del buonismo tipico delle sceneggiature di Spielberg), è entrata di diritto tra i cult del genere horror. Il film, che generò due seguiti, fu candidato per ben 3 Oscar “tecnici” e incassò la bellezza di oltre 76 milioni di dollari*.
Siccome “vincere facile” piace ai produttori americani, ecco che la Fox ha prontamente allestito il reboot (la speranza è quella di avere almeno un seguito) di “Poltergeist“. Alla produzione quelle vecchie volpi di Sam Raimi e Robert G. Tapert; e questa è una lieta notizia. La regia è stata affidata al giovane Gil Kenan il cui curriculum consta di due lungometraggi: il discreto “Monster House” (2006, fu candidato all’Oscar come miglior film d’animazione) e il flop “Ember – Il mistero della città di luce” (2008); e questa non mi pare una buona notizia. Per la sceneggiatura è stato ingaggiato il premio Pulizer David Lindsay – Abaire (Il grande e potente Oz, 12013). Della trama si hanno notizie incerte: una tipica famigliola americana cambia reisidenza dopo la perdita del lavoro del capofamiglia, Eric Bowen. Nella nuova abitazione strani fenomeni soprannaturali portano alla sparizione della figlia minore, Madison. La madre, Amy, ha qualche conoscenza riguardo l’occultismo ma ciò non basta, verranno coinvolti altri insoliti personaggi.
Sembra che la produzione abbia voluto rinunciare all’inserimento di alcuni elementi peculiari del prodotto originale, tipo la critica alla scienza e ai suoi derivati, aggiornando il tutto con tematiche moderne, calcando la mano sul versante spaventoso. Nel cast c’è, nella parte di Eric Bowen, il bravissimo Sam Rockwell, lo affincheranno Rosemarie DeWitt (Afterschool, 2008), Jared Harris (The Ward, 2010) e Saxon Sharbino. Con i dati che ho e senza alcun trailer disponibile, posso solo fare congetture sulla bontà del progetto.
Uscita prevista per il 13 febbraio 2015 nelle sale americane
Previsione
NOT SO BAD
* Fonte Boxofficemojo.com