La recente scomparsa di Doris Lessing dà modo alla casa editrice Fanucci (che dopo i fasti degli anni ’70-’80 è tornata a farsi notare con alcune opere fantascientifiche recuperate dal Lete, il fiume dell’oblio) di cimentarsi nella pubblicazione, per la prima volta in italiano, del primo volume del “ciclo dei Canopi“, ovvero “Shikasta“. La pubblicazione dovrebbe, poiché ultimamente i dispacci a riguardo latitano, avvenire entro marzo.
La Lessing, premio Nobel nel 2007, fino all’ultimo non ha mai negato di esser legatissima alla sua produzione fantascientifica. Produzione che le impedì di vincere anni prima il celeberrimo premio (l’establishment culturale ha sempre ritenuto la fantascienza puro genere d’intrattenimento). Il ciclo “Canopus in Argo” (1979 – 1983), composto da cinque romanzi non tutti tradotti (“Un pacifico matrimonio”, Fanucci; “The Sirian Experiments”; “Un luogo senza tempo”, Fanucci e “The Sentimental Agents in the Volyen Empire”), fu inviso alla critica letteraria che lo liquidò con critiche negative. A queste critiche la scrittrice rispose: “Quello che non capiscono è che nella fantascienza c’è la migliore narrativa sociale del nostro tempo”*. Nei cinque volumi, slegati tra loro, viene descritto lo sviluppo di diverse società (mondi) in un grande arco di tempo. La critica della scrittrice è focalizzata sulla forzata accelerazione di evoluzione portata da specie più evolute ad altre che lo sono meno. “Shikasta” (pianeta che può essere tranquillamente identificato con la Terra) avrebbe dovuto essere un volume unico ma la Lessing aveva talmente tante idee che decise di farne un ciclo. Il genere è quello, molto accessibile anche per un vasto pubblico, della Fantascienza Sociale (la Lessing definì la sua opera “space fiction”) con pochissimo interesse per i particolari tecnologico-scientifici. Il tutto è cosparso da elementi mistici e spirituali risalenti alla disciplina del sufismo cui l’autrice si era avvicinata a metà anni ’60.
Doris Lessing
“Shikasta” di Doris Lessing – Collezione Vintage, Fanucci Editore, pagine 488, 20 euro
* Intervista al Boston Book Review
Che meraviglia! spero proprio che la Fanucci ce lo faccia trovare in libreria prestissimo 🙂
Questo genere di fantascienza mi piace parecchio e, da come lo descrivi, sembra fare proprio al caso mio! 🙂
Anche io lo vorrei avere; pensa ho chiesto direttamente alla Fanucci ma non mi han fornito date precise!