John CARPENTER & Don CHISCIOTTE

Carpenter / Don Chisciotte

Cosa hanno in comune questi due personaggi, l’uno reale, l’altro di fantasia? Ben due cose. La prima è rappresentata dal fatto che il cinema di John Carpenter (papà di Halloween, 1997: fuga da New York, Essi vivono, ecc) presenta spesso, nel ruolo di protagonista, un antieroe. E chi meglio di Don Chisciotte della Mancia potrebbe essere annoverato tra gli antieroi? Anzi, oserei definirlo “il sommo paladino letterario degli antieroi”! La seconda particolarità che li accomuna, nonché scintilla che ha generato questo breve post, è una data:

Grosso guaio a Chinatown

16 gennaio 1948: esattamente 66 anni fa a Carthage, New York, nasceva John Carpenter. Uomo intelligente, scaltro e capace di dar luogo a una cinematografia fenomenale. Molti dei suoi titoli hanno pesantamente influenzato e rimodellato i generi dell’ horror e della fantascienza. Le sue opere sono intrise di riferimenti politici e sociali; il suo amore per il cinema classico e per la fantascienza del periodo d’oro l’hanno reso un artigiano (detto in senso positivo; artigiano del cinema lo era anche il compianto Lucio Fulci) appassionato, attento e dedito a occuparsi di molte fasi della lavorazione di ogni sua pellicola (spesso dirige, sceneggia, monta e compone la colonna sonora dei suoi film). Scorrere la sua cinematografia fa effetto, consta di almeno 5 cult. Spero possa girare per molti anni ancora.

Sancho Panza

16 gennaio 1605: di ritorno dalla battaglia di Lepanto, durante la degenza in un ospedale di Messina, Miguel de Cervantes iniziò la stesura del suo capolavoro. La storia racconta che lo scrittore spagnolo cedette i diritti del suo romanzo all’editore Francisco de Robles il quale, oggi, 409 anni fa, pubblicò “Don Chisciotte della Mancia” (El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha). Nel 1615 vide la luce la seconda parte del romanzo. A Madrid fu un successo clamoroso: l’hidalgo che combatteva, inutilmente, contro i mulini a vento, il suo destriero Ronzinante e il fido scudiero Sancho, avevano vinto la battaglia presso il pubblico. Ancora oggi viene studiato e analizzato per la complessità (il secondo volume sembra sovvertire ciò che era stato raccontato nel primo), per la freschezza dello stile e per l’acutezza dei temi proposti. Larga parte della critica  contemporanea lo considera “il primo romanzo moderno occidentale“. 

Quindi, toto corde, tanti auguri a John Carpenter & Don Chisciotte!