“HAMMER HORROR” – Kate Bush

Casualmente m’è capitato in mano un CD di Kate Bush, Lionheart; scorrendo i titoli che compongono l’album l’occhio m’è caduto su un brano di cui m’ero totalmente dimenticato, “Hammer Horror“. Il pezzo uscì alla fine del 1978 e fu corredato da un bel video ma non vendette molto; benchè dotato di una base musicale accattivante (ma questo è un fatto usuale per la Bush) non m’ha mai fatto impazzire, troppo “allegra” per i miei gusti e, soprattutto, per il “tema” trattato.  

Il tema trattato, dicevo… Infatti questa canzone è un omaggio di Kate Bush alla Hammer, piccola compagnia di produzione britannica che furoreggiò dalla fine degli anni ’50 per i successivi 20 anni. La sua favola cinematografica iniziò nel 1948 per merito di Enrique  e James Carreras; i primi anni segnarono la specializzazione nella produzione di prodotti a basso budget tratti da popolari serie radiofoniche della BBC. Improvvisamente arrivò il botto: “L’astronave atomica del dottor Quatermass” (1955) di Val Guest. La pellicola cominciò a incassare moltissimo ovunque, la fantascienza “povera”, ma ben realizzata, stupì il mondo del cinema. L’anno seguente negli studi di Bray (Berkshire, Inghilterra) si pensa di iniziare a sondare il terreno del “terrore”; viene contattata la Universal per trattare l’acquisto dei diritti di sfruttamento delle principali creature del gotico – orrorifico d’Albione (Frankenstein, Jekyll e Hyde, Dracula). 1957: esce “La maschera di Frankenstein” (The curse of Frankenstein), alla sceneggiaura Jimmy Sangster e Terence Fisher alla regia; era stata aperta la nuova via dell’orrore britannico, era nata l’Hammer Horror.