LA MORTE AVRA’ I SUOI OCCHI (1987)

lamorteavraisuoiocchiUna donna fa la spesa in un supermarket, carica sulla sua jeep una scatola, che pare perdere del liquido rossastro, e fa benzina a un distributore completamente deserto. Poco dopo, dentro una casa che sorge in mezzo a un folto bosco, vediamo la medesima donna intenta in diverse occupazioni: si prepara per una cena, fa una telefonata alla figlia (Alison) e resta in attesa di qualcosa o qualcuno… All’esterno scoppia un temporale e si vede qualcuno che pare spiare attraverso le finestre; all’improvviso si sente bussare alla porta; la donna apre, ma non è la persona che attendeva bensì uno sconosciuto che dice di aver forato a diverse miglia di distanza e abbisogna di un telefono per chiamare un meccanico (tale Al) che venga a prendere lui e a recuperare la sua macchina. La donna, dopo un attimo di titubanza, lo fa entrare; da quel momento inizierà un’inusuale e incomprensibile (per chi guarda) confronto verbale tra i due… Il tutto porterà a un incredibile, e originale, finale.

Malcolm McDowell

Malcolm McDowell

Questo mese tocca a un prodotto indubitabilmente insolito. Si tratta di “La morte avrà i suoi occhi” (The caller, 1987), unico film di Arthur Allan Seidelman (noto per aver diretto diversi episodi de “La signora in giallo”). L’idea alla base è buonissima, assolutamente sorprendente; mentre si guarda non si capisce bene quello che accade e non si sospetta minimamente quel che giace sotto la cenere! La verità è davanti a ciascuno spettatore ma in una forma indiscernibile! Quindi parliamo di un ottimo soggetto servito da una discreta sceneggiatura (di Michael Sloane). Certo, il taglio è televisivo, l’impianto di base è modesto, gli scenari poveri e il peso del plot è retto da due attori i quali sono gli unici presenti durante tutta la narrazione (lui è il leggendario Malcolm McDowell). La sfida tra i due è, infatti, il motivo centrale del film! Gli scambi sono interessanti, tengono discretamente desta l’attenzione; seguire le evoluzioni di McDowell è un piacere anche se il risultato potrebbe risultare a tratti noioso e di eccessiva lentezza, specie per il pubblico di oggi. La carenza di budget si fa sentire poichè non ci viene mostrato assolutamente nulla che non siano l’interno della casa, il bosco o un paio di automobili. Il grosso dev’esser stato speso per realizzare la scena conclusiva… La spiegazione finale è stupefacente e ripaga della visione, soprattutto in rapporto al contesto in cui il film s’era collocato; certo non è soddisfacente nello spiegare “tutti” i perché e i per come, ma non credo sia sempre obbligatorio, no? E’ una pellicola “povera” di cui, però, ci si ricorda anche dopo anni dalla visione. Nota di demerito per il fuorviante e incomprensibile titolo italiano. Merita sicuramente un’occhiata!

 

LA MORTE AVRA’ I SUOI OCCHI (1987)ultima modifica: 2014-01-22T23:01:10+01:00da baronbodissey
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Una risposta a LA MORTE AVRA’ I SUOI OCCHI (1987)

  1. purinella scrive:

    Perfettamente d’accordo con te. Merita proprio una visione, anche solo per la sorprendente conclusione finale (e chi se l’aspettava??? 😀 ).

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